Pittore e architetto italiano. Nel 1520
eseguì lavori di architettura a Bergamo; nel 1519 fu nominato architetto
del duomo di Milano, per il quale compose un nuovo modello di cupola; nel 1525
ritornò nuovamente a Bergamo per altre opere di architettura nella chiesa
di Santa Maria Maggiore. Viene anche indicato da Paolo Lomazzo come autore di un
Trattato della prospettiva, che avrebbe composto nel 1524. Ma la sua vera
fama ci è tramandata dalle sue pitture, anche se molte di esse, tra le
quali quelle del San Francesco di Brescia, della sala della Balla nel Castello
Sforzesco di Milano e della chiesa del Carmine di quest'ultima città,
sono andate perdute, e molte altre sono state confuse con opere di pittori suoi
contemporanei. Rimangono gli affreschi con
Storie di sant'Ambrogio
(1489-93) della cappella Grifi in San Pietro in Gessate a Milano, e una
grandiosa pala nella collegiata di San Martino a Treviglio, eseguiti in
collaborazione con B. Butinone, nonché due trittici, attribuiti,
raffiguranti la
Madonna col Bambino e Santi conservati a Milano, nel
Museo di Sant' Ambrogio e nella Pinacoteca Ambrosiana (Treviglio, Bergamo 1450 -
Milano 1526).